Parata del 9 Maggio, record di ospiti internazionali a Mosca
La parata del 9 maggio a Mosca, dedicata all’80° anniversario della Vittoria nella Seconda Guerra Mondiale, si annuncia più internazionale che mai: saranno 29 i capi di Stato e di governo stranieri presenti, un numero ben superiore ai 22 inizialmente previsti.

Una cerimonia dall’ampio respiro globale
Tra gli ospiti di spicco figura il presidente cinese Xi Jinping, insieme al brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, al serbo Aleksandar Vucic e allo slovacco Robert Fico. A questi si aggiungono delegazioni ufficiali di gran parte delle ex repubbliche sovietiche – da Azerbaijan e Bielorussia fino a Tagikistan e Uzbekistan – nonché rappresentanti di Paesi ben lontani dall’ex Urss, come Burkina Faso, Venezuela, Egitto e Zimbabwe. India, Indonesia, Nicaragua, Corea del Nord e Sudafrica parteciperanno con alti funzionari ma non con i propri leader.
Veterani e reparti storici in parata
Oltre ai dignitari, sullo sfondo dell’inedita scenografia moscovita sfileranno veterani provenienti da Stati Uniti, Israele, Armenia e Mongolia. Invece non sono stati invitati i rappresentanti di Ucraina, Georgia, Moldavia, Lettonia, Lituania ed Estonia, pur avendo anch’essi combattuto nell’Armata Rossa contro il Terzo Reich. Il ministro della Difesa Andrej Belousov ha confermato la partecipazione di forze armate provenienti da 19 Paesi amici, tra cui sette delle ex repubbliche sovietiche. Non mancherà la consueta “sezione storica” con fanti in divisa d’epoca, stendardi dei fronti più celebri, mezzi corazzati restaurati e automezzi bellici di un tempo.
Tensioni diplomatiche e avvertimenti
Dall’altra sponda, il governo ucraino ha respinto l’offerta di una tregua per il periodo dei festeggiamenti e, con il presidente Volodymyr Zelensky, ribadisce l’intenzione di boicottare la parata. Nel suo discorso del 29 aprile Zelensky ha lasciato intendere possibili “contromosse” durante l’evento, mentre il 3 maggio ha sconsigliato ai leader stranieri di recarsi a Mosca per ragioni di sicurezza. In risposta, il vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo Dmitrij Medvedev ha avvertito che, in caso di “provocazioni”, a Kyiv potrebbe non esserci nulla da celebrare il 10 maggio, e il Cremlino ha promesso una reazione “rapida e proporzionata” a qualsiasi attacco.
L’appello ucraino alla neutralità
Il 6 maggio il Ministero degli Esteri di Kiev ha definito “inaccettabile” la partecipazione di militari stranieri alla parata russa, invitando le nazioni neutrali a non inviare contingenti e denunciando che la loro presenza equivarrebbe a un sostegno alla campagna militare in Ucraina. Intanto, gli ultimi giorni hanno visto un aumento degli attacchi con droni ucraini su obiettivi all’interno della Federazione russa, compresa la capitale, alimentando ulteriori timori per la sicurezza dell’evento.
Conclusione
All’appuntamento del 9 maggio 2025 prenderanno parte rappresentanti ufficiali di 29 Paesi: Abkhazia, Azerbaigian, Armenia, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Brasile, Burkina Faso, Cina, Congo, Cuba, Egitto, Etiopia, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Kazakistan, Kirghizistan, Laos, Mongolia, Myanmar, Palestina, Serbia, Slovacchia, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Venezuela, Vietnam, Zimbabwe e Ossezia del Sud. Inoltre India, Indonesia, Nicaragua, Corea del Nord e Sudafrica saranno presenti con alti funzionari.