Michail Lermontov, il poeta del romanticismo russo

Michail Lermontov è una delle figure più iconiche della letteratura russa. Nato nel 1814, fu poeta, scrittore e drammaturgo, spesso paragonato ad Aleksandr Pushkin per la sua influenza sulla poesia e sulla narrativa russa. Con una vita breve ma intensa, Lermontov lasciò un'impronta indelebile nella letteratura russa, incarnando lo spirito del Romanticismo e il tormento dell’anima umana.  

Febbraio 8, 2025 - 20:16
Febbraio 9, 2025 - 16:53
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Michail Lermontov, il poeta del romanticismo russo
Michail Lermontov

La Vita di Lermontov: Tra Genio e Destino Tragico

Michail Lermontov nacque a Mosca il 15 ottobre 1814, in una famiglia aristocratica. Rimasto orfano di madre in tenera età, fu allevato dalla nonna, che gli garantì un’educazione privilegiata. Fin da giovane mostrò un talento straordinario per la poesia e la letteratura, studiando a Mosca e poi a San Pietroburgo.  

La sua carriera letteraria decollò nel 1837, dopo la morte di Aleksandr Pushkin, assassinato in duello. Lermontov scrisse un celebre poema, "La morte del poeta", in cui accusava l’aristocrazia russa di aver spinto Pushkin alla rovina. Questo attacco gli costò l’esilio nel Caucaso, una regione che segnò profondamente la sua poetica.  

Lermontov visse sempre con uno spirito ribelle e anticonformista. La sua carriera militare lo portò più volte in guerra, ma il suo animo era tormentato da inquietudini interiori. Morì tragicamente nel 1841, a soli 26 anni, in un duello a Pjatigorsk, in circostanze simili a quelle di Pushkin.  

Le Opere di Lermontov: Un Romanticismo Pieno di Passione e Ribellione

Lermontov fu un maestro del Romanticismo russo, con opere che esplorano temi di libertà, destino, natura e solitudine. La sua scrittura è caratterizzata da immagini potenti, introspezione psicologica e un senso profondo di ribellione contro le convenzioni sociali.  

Poesia

La produzione poetica di Lermontov è vasta e ricca di capolavori. Alcuni dei suoi versi più celebri includono:  
Il demone – Un poema epico in cui un angelo ribelle si innamora di una mortale, simboleggiando il conflitto tra passione e dannazione.  
Addio, Russia ingrata – Un’amara riflessione sull’esilio e la patria, segnata da disillusione e amarezza.  
Profeta – Un’opera che esprime il ruolo tormentato del poeta come guida spirituale e ribelle.  

Il Romanzo "Un Eroe del Nostro Tempo" (1840)

L’opera più famosa di Lermontov è Un eroe del nostro tempo, considerato il primo grande romanzo psicologico russo. Il protagonista, Pecorin, è un eroe disilluso, cinico e affascinante, simbolo del "superfluo" nella società russa. Attraverso un racconto frammentato e introspettivo, il romanzo analizza il carattere di un uomo moderno, tormentato dall'apatia e dalla ricerca di senso.  

Lermontov usa la figura di Pecorin per criticare la nobiltà russa e i suoi valori decadenti, anticipando i grandi temi della letteratura russa dell'Ottocento.  

Il Caucaso: Fonte di Ispirazione e Mito Letterario

Il Caucaso ebbe un ruolo centrale nella vita e nelle opere di Lermontov. La bellezza selvaggia delle montagne, la cultura guerriera dei popoli locali e l’atmosfera di libertà lo influenzarono profondamente. Nei suoi scritti, il Caucaso diventa un luogo mitico, un rifugio spirituale e simbolo di ribellione contro la società oppressiva.

Molte delle sue poesie e racconti, come Il prigioniero del Caucaso e Taman, evocano l’avventura, la passione e il contrasto tra civiltà e natura incontaminata.  

L’Influenza di Lermontov sulla Letteratura Russa

Nonostante la sua vita breve, Lermontov lasciò un’eredità immensa nella letteratura russa. I suoi temi di alienazione, ribellione e ricerca del significato della vita influenzarono autori come Dostoevskij, Tolstoj e Cechov.  

La sua figura tragica e la sua morte prematura contribuirono a creare il mito del poeta maledetto, un destino simile a quello di Pushkin, Byron e Baudelaire.  

Ancora oggi, Lermontov è considerato uno dei più grandi poeti della Russia, e le sue opere sono studiate e amate per la loro profondità emotiva e il loro stile impetuoso.  

Conclusione: Il Poeta Ribelle della Russia

Michail Lermontov è stato un genio inquieto, un uomo in lotta con il mondo e con se stesso. Con la sua poesia appassionata e il suo romanzo rivoluzionario, ha segnato un’epoca e ispirato generazioni di lettori e scrittori.  

La sua visione romantica del mondo, la sua critica alla società e il suo amore per la libertà lo rendono ancora oggi una figura attuale e affascinante. Lermontov è il poeta che ha dato voce all’anima ribelle della Russia.

Non credere a te stesso

Que nous font après tout les vulgaires abois
De tous ces charlatans qui donnent de la voix
Les marchands de pathos et les faiseurs d’emphase
Et tous les baladins qui dansent sur la phrase?
A. Barbier*

Non credere a te stesso, giovane sognatore,
L’ispirazione temi come peste…
Essa è greve delirio dell’anima malata
O irritazione del pensiero in ceppi.
In essa non cercare segno celeste invano:
È ardor di sangue, è un soverchio di forze!
In faccende piuttosto lògorati la vita,
E versa la bevanda avvelenata!

Ti capiti in segreto, meraviglioso istante
Di scoprirti nell’anima, da tempo
Muta, una ancora ignota, una vergine fonte
Di semplici, di dolci suoni,– ad essi
Non porgere l’orecchio, tu, non abbandonarti,
Getta su loro il velo dell’oblio:
Col verso misurato, colla fredda parola,
Il loro senso non esprimerai.

S’insinui nei recessi del cuore la tristezza,
Giunga passione in turbine e tempesta, –
Al festino degli uomini chiassoso non venire
Tu colla tua furoreggiante amica.
Non umiliarti, ed abbi ritegno a far mercato
Or d’ira, ora d’angoscia compiacente,
E il marciume d’interne piaghe ad esporre altero
Per meraviglia dell’ingenua plebe.

A noi che cosa importa se tu soffri o non soffri?
Che giova a noi sapere i tuoi tumulti,
Le stupide speranze dei passati anni primi,
Le fiere doglie della tua ragione?
Ma guarda: a te davanti va felice e contenta
La turba pel cammino consueto;
Sui volti a festa quasi non è traccia d’affanni,
Lacrima sconveniente non vedrai.

Eppure in mezzo a loro non ve n’è forse un solo
Da un amaro tormento non oppresso,
Uno solo che sia giunto a precoci rughe
Senza perdita o sia senza delitto!…
Credi. a loro risibile è il tuo pianto, e l’accusa,
Colla sua arietta che si sa a memoria,
Al pari d’un attore tragico, imbellettato,
Che meni la sua spada di cartone…

Michail Jur’evič Lermontov (1814-1841)
Traduzione di Tommaso Landolfi

 

Gregorio Caruso Guida di Mosca. Assistenza nella preparazione dei documenti per la Russia. Assistenza nell'avvio di un'attività in Russia. Aiuto per gli italiani in Russia.